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      Piano di Protezione Civile

 

Piano di Protezione Civile  

LA PROTEZIONE CIVILE
Strutture di Protezione Civile
Organi Competenti  
Operazione di Protezione Civile
Successo di un'Operazione di Protezione Civile                           
Comunicazioni
Struttura di un Piano di Protezione Civile
Parte generale
Lineamenti della Pianificazione
Modello di Intervento
Funzioni di supporto

STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE

 

Il sistema di comando e di controllo per esercitare la direzione unitaria dei servizi di emergenza a LIVELLO PROVINCIALE si caratterizza per la presenza delle seguenti strutture operative. 

CCS (Centro Coordinamento Soccorsi): è il massimo organo di coordinamento delle attività di Protezione Civile a livello provinciale; è composto dai massimi responsabili di tutte le componenti e strutture operative presenti sul territorio della provincia. Individua le strategie di intervento per il superamento dell'emergenza razionalizzando le risorse disponibili. Decide inoltre la dislocazione dei COM nel territorio e mantiene stretti collegamenti con le autorità preposte all'ordine pubblico.  

Sala Operativa: è organizzata in 14 funzioni di supporto rappresentanti le singole risposte operative che occorre organizzare in qualsiasi tipo di emergenza a carattere provinciale. Ogni singola funzione avrà un proprio responsabile che aggiornerà i dati relativi alla propria funzione e in caso di emergenza sarà l'esperto che attiverà le procedure di soccorso. La Sala Operativa dovrà essere individuata in sedi facilmente accessibili e raccoglierà le esigenze operative da trasmettere direttamente al CCS.  

COM (Centro Operativo Misto): è una strutture operativa decentrata il cui responsabile dipende dal CCS; vi partecipano tutti i rappresentanti dei comuni e delle strutture operative. Il suo compito è quello di favorire il coordinamento dei servizi di emergenza organizzati a livello provinciale con gli interventi dei sindaci appartenenti al COM stesso. In esso si attivano solo le funzioni necessarie al tipo di emergenza in corso.

COC (Centro Operativo Comunale): attraverso la figura del sindaco, coordina nell'ambito del territorio comunale, i servizi di soccorso e assistenza alla popolazione; la sua struttura si configura secondo le nove funzioni di supporto, rappresentate dai propri responsabili che collaboreranno col sindaco durante l'emergenza. In Liguria sostituisce il COM e si collega direttamente con la Prefettura raggruppando più comuni.  

  ORGANI COMPETENTI

 

Nell'ambito della Protezione Civile esiste una struttura gerarchica di competenze e responsabilità, basata su una precisa scala di "importanza" che parte dai Responsabili nazionali dello Stato per arrivare fino ai Responsabili locali.  

Struttura

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero degli Interni
Dipartimento della Protezione Civile
Prefettura
Sindaco  

Prefettura: è la struttura più importante, a livello provinciale che rappresenta lo Stato nel suo potere esecutivo. Il Prefetto è colui che mette in pratica le competenze della Prefettura (nel nostro caso,è colui che attiva la precettazione dei gruppi di Protezione Civile durante eventi calamitosi).  

Sindaco: è il primo responsabile di Protezione Civile a livello comunale; riceve le direttive dal Prefetto e le trasmette ai Responsabili delle nove funzioni secondo il Piano di Protezione Civile del suo Comune.  

 

 

  SUCCESSO DI UN'OPERAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE

 

Al successo di un'operazione di Protezione Civile concorrono le seguenti condizioni.

·         DIREZIONE UNITARIA attua il coordinamento di un sistema complesso (non una visione settoriale dell'intervento

·         RISORSE utilizzo razionale e tempestivo delle risorse realmente disponibili e di uomini e mezzi adatti all'intervento.  

Grande rilievo assumono le Comunicazioni in Emergenza.

Queste vengono affidate ad Associazioni ed Enti specializzati in tale settore.  

Vengono suddivise in 2 settori:  

Comunicazioni a livello Provinciale e Regionale                   Comunicazioni a livello locale

CCS   (Centro Coordinamento Soccorsi)                                    COC     (Centro Operativo Comunale)

Sala Operativa:          ( Presso la Provincia )

COM          (Centro Operativo Misto)

Le comunicazioni fra i CCS, Sale operative, COM, sono affidate all’ A.R.I. - Associazioni Radioamatori Italiani.

Le comunicazioni fra i COC, sono affidate alle Associazioni C.B. – Operatori di Banda Cittadina.

Tutte le altre Associazioni di Protezione Civile che sono dotate di apparecchiature radio, possono comunicare esclusivamente al loro interno senza interferire e quindi intasare i normali canali o frequenze adibite alle comunicazioni di carattere primario.

Tutte le notizie riguardanti le operatività locali, verranno effettuate fra le stazioni mobili ed il COC, presso il quale vi sarà un responsabile che valuterà, filtrerà, sintetizzerà le varie notizie pervenute, poi le passerà su apposita modulistica ai responsabili; delle Associazioni C.B. se sono notizie rivolte ai COC, o ai COM, oppure ai responsabili dell’ A.R.I.  se sono notizie rivolte ai CCS, o la Sala operativa.

Tali notizie verranno inviate dai responsabili delle varie associazioni, agli enti preposti, in un primo tempo in fonia, direttamente via radio, poi attraverso il sistema di Comunicazioni digitali, Packet Radio, oppure con il sistema di Radiofax, ( sistema che trasmette un fax vero e proprio tramite la Radio e non con le convenzionali linee che potrebbero, a causa della calamità essere o interrotte o intasate ) in modo di poter disporre di notizie certe e scritte su apposita modulistica e firmate da un responsabile.

Si ricorda che la trasmissione tramite la Radio non potrà mai essere interrotta da un qualsiasi evento o dipendente da linee di comunicazione quali linee telefoniche o centrali telefoniche, sistemi che in caso di calamità potrebbero non funzionare a causa dell’ evento stesso, e neppure la telefonia cellulare può essere considerata sicura in quanto dipendente anch’essa dalla struttura centrale che provvede a smistare le varie comunicazioni; in caso di guasto o di intasamento di questa struttura, per qualsiasi motivo dipendente dalla calamità stessa, anche la telefonia cellulare potrà essere inutilizzabile.  

  PARTE GENERALE

 

Il PIANO DI EMERGENZA deve essere strutturato in tre parti fondamentali (secondo criteri applicabili a livello Nazionale,Regionale,Provinciale e Comunale):  

dati di base                                             cartografia  --   popolazione  

scenario degli eventi                           rischio idrogeologico  --  rischio sismico  --  rischio industriale  --  rischio vulcanico  --  rischio di incendio boschivo  

aree di emergenza                               aree raccolta soccorritori e risorse edifici strategici  

indicatori di evento e risposte            eventi prevedibili  --  eventi non prevedibili  --  monitoraggio  --  risposte  

  LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE

 

2. Lineamenti della pianificazione OBIETTIVI da conseguire,suddivisi in:  

-coordinamento operativo
-salvaguardia della popolazione
-rapporti tra Istituzioni locali e nazionali
-informazione alla popolazione
-salvaguardia del sistema produttivo
-ripristino viabilità e trasporti  

-funzionalita telecomunicazioni
-funzionalità servizi essenziali
-censimento/salvaguardia Beni Culturali
-modulistica censimento danni -relazione giornaliera -dinamicità del piano  

  MODELLO DI INTERVENTO

 

3. Modello di Intervento: rappresenta il coordinamento di tutti i centri operativi (CCS,COM,COC) dislocati sul territorio; si articola principalmente in due parti:
A. Sistema di comando e di controllo: esercita la direzione unitaria dei servizi di emergenza;varia a seconda dello sviluppo territoriale dell'intervento.  

LIVELLO PROVINCIALE tre strutture operative  --   CCS   --   Sala Operativa con 14 FUNZIONI DI SUPPORTO  -- COM  

LIVELLO COMUNALE il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, al verificarsi dell'emergenza , si avvale del COC per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita; struttura operativa: - COC con 9 FUNZIONI DI SUPPORTO

B. Attivazioni in emergenza: sono le immediate predisposizioni attivate e si articolano in:
- reperibilità dei responsabili dei centri di coordinamento e delle funzioni di supporto
- delimitazione delle aree a rischio
- predisposizione delle aree di ammassamento dei soccorritori
- allestimento delle aree di ricovero della popolazione  

  FUNZIONI DI SUPPORTO

 

Il piano di emergenza deve essere reso vivo individuando delle persone che lo aggiornano e lo attuano; gli elementi per tenere vivo un piano sono:
- aggiornamento periodico
- attuazione di esercitazioni
- informazione alla popolazione